Sinalunga Teatro Ciro Pinsuti

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Il teatro prima del restauro del 1997

 

Il soffitto prima del restauro del 1997

 

Il sipario del 1885

 

La locandina per l'inaugurazione nell'aprile 2002

 

 

 

Il Teatro Ciro Pinsuti

 

La storia del Teatro è legata alla nascita nell’anno 1673 di un’Accademia denominata dei Concordi, che adottò il motto “Reddit concordia tutos”, che stabilirono la loro sede nelle stanze della Compagnia di Santa Croce ove eressero un piccolo teatro. Il motivo della sua fondazione è descritto dall’Accademico Cinelli nei suoi Annali “La Terra di Asinalonga … non doveva rimaner priva d’ una Accademia, che d’altre Terre meno colte la distinguesse [e dovendo servire] per esercizio della Virtuosa Gioventù”.
Dopo un periodo di abbandono l’attività riprese nel 1750 con il nuovo nome “Accademia degli Smantellati” in riferimento alla distruzione delle mura operata dai senesi nel 1312.
Iniziarono diverse iniziative culturali tra cui la più importante fu l’apertura il 20 agosto 1756 della Pubblica Libreria d’ Asinalonga.
Dopo pochi anni la Biblioteca fu dimenticata ed i libri scomparvero; se ne trovano tuttora tracce nelle bancarelle dei mercatini con il timbro della Biblioteca.
Negli anni successivi l’attività fu preminentemente letteraria; risale al 1760 la richiesta di protezione da parte del Cardinale Nereo Corsini e l’adozione del motto “Et munimen habet nullo squassabile ferro” stante a significare che, “ …l’Accademia nostra, benchè senza ripari, e qual Città senza Mura, colla pace, e concordia, che in noi regna è bastatamente sicura, e difesa”
Nel 1774 fu incaricato di restaurare il teatro l’architetto chiancianese Leonardo De Vegni mentre nel 1796 il Consiglio dell’Accademia decise di costruirne uno nuovo su disegno dell’Accademico G. Paolo Terrosi. Verosimilmente il Terrosi si ispirò al progetto del De Vegni presentato al Comune per il portico teatro nell’attuale piazza Garibaldi nel 1774. I lavori terminarono nel 1807.
L’inaugurazione non fu sfarzosa a causa dei debiti contratti per la sua costruzione. Si hanno poche notizie sull’ attività che sicuramente fu rivolta a rappresentazioni teatrali e feste. All’attività teatrale si alternarono serate da ballo e veglioni, il teatro divenne il luogo di ritrovo della comunità al quale si fa riferimento ogni qualvolta occorre uno spazio di rappresentanza e questo contrariamente a quanto voluto in origine dagli Accademici. Nei successivi anni furono fatti innumerevoli lavori di manutenzione e restauro secondo un preciso bisogno di decoro e rappresentatività.
Il 13 febbraio 1878 il teatro prese il nome del maestro Ciro Pinsuti (1828-1888), compositore di opere musicali, molto conosciuto all’estero.
Ne 1885 il Consiglio decise di restaurare il teatro e di acquisire nuovi locali adiacenti su progetto di Augusto Corbi che curò anche le decorazioni.
Nel 1889 fu sostituito l’impianto di illuminazione a petrolio con quello ad acetilene.
Nel 1906 si adeguò la struttura con uscite di sicurezza, guardaroba e locale per il caffè; fu acquistata anche una casa a pian terreno che consentendo un’ulteriore uscita serviva da magazzino e rimessaggio per le scenografie. L’anno successivo fu acquistata un'altra casa adiacente che consentì la realizzazione di vasti locali, indipendenti ma comunicanti con il teatro, adibiti a sala da ballo, secondo caffè e cucina.
Dopo la chiusura avvenuta agli inizi degli anni ’80 per la non agibilità del teatro, si giunge all’anno 1989 in cui l’Amministrazione Comunale acquisisce il teatro dall’Accademia degli Smantellati.
Nel 1997 viene presentato il progetto esecutivo ed avviate le procedure per l’assegnazione dei lavori.
Il 6 aprile 2002 il teatro restaurato ritorna alla fruizione della comunità di Sinalunga.

Il Teatro Comunale Ciro Pinsuti si trova nel centro storico di Sinalunga ed è sottoposto a vincolo per l'interesse storico e monumentale dalla Soprintendenza ai Beni Archelogici.
Il complesso comprende la sala per il pubblico e tre ordini di palchi di cui due praticabili per un totale di 150 posti, una sala polifunzionale, il foyer/bar, ufficio e sala riunioni.

Attività teatrale


Dal 1807 inizia una vera e propria attività teatrale con il genere “Opera in musica”con compagnie soprattutto toscane a cui si affiancano dilettanti locali. Tra le principali opere è da ricordare L’inganno felice, Tancredi, L’ Italiana in Algeri di Rossini, , Trovatore e Ballo in maschera diretti da Domenico e Ciro Pinsuti, Ernani e I due Foscari, Fra Diavoli. Grande successo ebbe nel 1885 l’opera La Margherita del maestro Ciro Pinsuti rappresentata 18 volte ed 11 il Faust.
Vi si svolgono anche feste da ballo, “veglioni”, durante il periodo di Carnevale, spettacoli di prestigiatori, rappresentazioni teatrali di sapore ottocentesco tipo La ceca di Sorrento etc.
Con la venuta di Garibaldi a Sinalunga fu tenuto un trattenimento in suo onore; a tutto questo va aggiunto l’ uso da parte della Società Filodrammatica e della Società Filarmonica per le loro rappresentazioni.
Agli inizi del ‘900 e sino agli anni 30 si alternano sul palcoscenico compagnie drammatiche di un certo nome come Cecchi-Capodoglio, Martini-Ravielli etc. e compagnie di operette come quella di Fineschi e Gandosio
A partire dal 1931 le attività del teatro furono affiancate da quelle del Partito Nazionale Fascista con proiezioni di spettacoli cinematografici.

Negli anni ’40 l’attività fu svolta dalla locale Filodrammatica di cui è da ricordare l’operetta del maestro Pieri Casa mia, Casa mia.
Dopo la 2à guerra mondiale tornano compagnie drammatiche: Martini- Ravielli, Clara Calamai, Fosco Giochetti e la locale Filodrammatica con le operette Acqua Cheta e l’Isola Verde del maestro Pieri.
Negli anni ’70 e ’80 con sporadiche aperture per veglioni o manifestazioni culturali i dilettanti locali mettono in scena Sarto per Signora di G.Feydeau e Lo Smemorato di E. Caglieri.
Il 6 aprile 2002 inaugurazione del teatro restaurato con la commedia “Il cavaliere errante: cronaca di una partenza”

La programmazione negli anni

Programma di apertura
anno 2002
anno 2003
anno 2004
anno 2005
anno 2006
anno 2007