IL TAMBURELLO in Valdichiana

a cura di Nando Malacarne, giocatore ed artefice delle vittorie della squadra di Torrita

tam_tor5.jpg (14668 byte)Lo sport del tamburello in Valdichiana è nato subito dopo la prima guerra mondiale (1915-18).
Ha avuto origine dal pallone al bracciale, uno dei primi sport con la palla, diffuso nel nord e centro Italia.
Il bracciale era un attrezzo cilindrico di legno, vuoto all'interno per potervi infilare la mano, con spunzoni all'esterno ove batteva la palla.
Per giocare occorreva l'appoggio di un muro ed è per questo che si sviluppò principalmente nei paesi di origine medioevale circondati da mura difensive. Questi campi si possono ancora vedere in molti comuni della Toscana: Firenze, Arezzo, Siena, Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano, Chianciano ed anche in Romagna e nelle Marche.
Dopo la prima guerra mondiale, forse per la difficoltà di procurarsi il bracciale e la palla in cuoio gonfiato, che solo pochi artigiani sapevano costruire (nella zona solo un artigiano di Monte San Savino) , nonché per il dispendio di risorse economiche e fisiche (notevole pesantezza dovuta al legno massiccio), questo gioco perse la sua attrattiva. 
Si cercò un altro modo per sostituire questi strumenti sino ad arrivare alla cosiddetta mestola, una stretta tavola di legno lunga circa 40 cm. ed una palla fatta con strisce di gomma e di cimosa, residuo delle pezze di stoffa recuperate dai sarti.
Ma ci fu chi pensò a qualcosa di diverso, un cerchio in legno su cui veniva tirata la pelle di cavallo ricavata dalle sue parti più elastiche: era nato il tamburello.
Oggi la pelle è stata sostituita dalla plastica e la palla è di gomma; il sistema di gioco e le regole sono comunque rimaste come quelle del bracciale e del tennis.
In Valdichiana il tamburello divenne lo sport più popolare in particolare a Torrita, Sinalunga, Montepulciano e nei primi tempi anche a Foiano.In questi ottanta anni incontri memorabili si sono svolti tra questi paesi per la grande rivalità campanilistica specie tra Sinalunga e Torrita.
Queste ultime hanno partecipato ai campionati nazionali incontrando squadre della Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Marche ed anche Abruzzo.

Grande affermazione ha avuto la squadra di Torrita vincendo nel 1952  il campionato di serie C, nel 1953 quello di serie B e militando per qualche anno nella massima divisione.

Anche la squadra di Sinalunga ha vinto diversi campionati militando anche in serie B.

Oggi poco è rimasto della grande passione del passato; i giovani sono attratti dal gioco del calcio che dà loro l'illusione di diventare miliardari. Peccato perché il tamburello dà la possibilità di esercitare lo sport fino ad un'età avanzata. Rimane ancora qualche atleta, anche se non più giovane, che tiene aperta una piccola fiammella con la speranza che possa riprendere.

 

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