Sinalunga Storia Dispute

 

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La disputa degli abitanti della Pieve
Nei primi mesi del 1964 iniziò una "querelle" tra gli abitanti della frazione della Pieve e l'Amministrazione comunale di Sinalunga per il fatto che quest'ultima intendeva sopprimere il nome di Pieve indicando il nome di Sinalunga comprensivo della parte alta e bassa del paese.
Il primo passo di tale decisione fu la rimozione del cartello indicante la dicitura "Pieve di Sinalunga".
Il locale Giornale del Mattino del 19 marzo 1964 aprì una serie di articoli su questo argomento che si conclusero il 25 marzo 1965 con la risposta della rivista "Lo stato civile italiano" ad una interrogazione dell'allora sindaco Remo Parri.
In queste immagini lo sviluppo della polemica.

 

Il Giornale del Mattino
Giovedi' 19 marzo 1964

In questo primo articolo si enfatizza oltre misura la polemica con un evidente errore storico, riportato nella parte finale, in cui si afferma che le autorità locali arrestarono Garibaldi mentre stava marciando verso Roma.

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Il Giornale del Mattino
Giovedì 26 marzo 1964

La Pro-Loco di Sinalunga precisa i rapporti tra le due comunità.

Il Giornale del Mattino
Sabato 28 marzo 1964

L'articolista ristabilisce la verità storica dell'arresto di Garibaldi e dà voce al parroco della Pieve che rivendica la contrarietà dei cittadini della Pieve alla riunificazione nel nome di Sinalunga.

Comune di Sinalunga
Mercoledì 30 dicembre 1964

Il Sindaco del Comune scrive alla rivista "Stato Civile Italiano" per sapere se possono essere messi i cartelli con la scritta Sinalunga nella località già denominata Pieve di Sinalunga o se c'è bisogno di un atto deliberativo del Consiglio Comunale.

 

Lo Stato Civile Italiano
Giovedì 25 marzo 1965

Risposta della rivista al Sindaco del Comune di Sinalunga nella quale si stabilisce che il capoluogo e la frazione possono essere considerati come unico centro abitato con l'apposizione del nome del comune nei cartelli stradali.
Pololazione residente nel Comune al 31.12.1955 n°11386.